Jannik, come te nessuno mai!
Se stiamo sognando, per favore, non svegliateci. Perché il 4 giugno 2024 non è solo un giorno che rimarrà impresso per sempre nella storia del tennis italiano, ma è un vero e proprio sogno a occhi aperti. Che il nostro movimento fosse in espansione (o esplosione?) ormai era chiaro a tutti. Una schiera di giovani talentuosi, determinati, ma anche garbati e rispettosi, stava avanzando ormai da qualche anno nelle classifiche, regalandoci grandi soddisfazioni.
Ma se qualcuno ci avesse detto che un giorno un nostro tennista sarebbe diventato numero 1 al mondo, per merito e non semplicemente per la “caduta” di un grande, sul campo e non per mera aritmetica, sinceramente non ci avremmo mai creduto. Eppure è successo: da lunedì 10 giugno Jannik Sinner, gentile ventiduenne di San Candido in provincia di Bolzano, sarà al vertice della classifica ATP, primo italiano a riuscire nell’impresa. E probabilmente ci rimarrà per un discreto periodo, per tutta una serie di ragioni, oltre alla sua incredibile bravura, ai suoi colpi bellissimi ed efficaci, al suo stile pacato ed educato, anche perché i suoi avversari ha tantissimi punti da difendere nelle settimane a venire.
Certo, non ci saremmo augurati il ritiro di Novak Djokovic, che contro Lorenzo Musetti prima e Francisco Cerundolo poi ha dimostrato ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, il suo immenso talento e la sua straordinaria tempra. Novak sarà per sempre il “numero 1” per antonomasia, destinato a brillare in eterno nel firmamento del tennis. Ma negli ultimi mesi qualcosa non sta girando, forse fatica, forse un po’ voglia di tirare i remi in barca dopo tanti successi, nonostante le “zampate” che tira di tanto in tanto. Soprattutto nell’ultimo anno, oltre a Carlos Alcaraz a dargli fastidio ci si è messo il nostro Jannik Sinner, che alla fine l’ha spuntata. E’ stato proprio Carlitos, che Jannik adesso affronterà in semifinale al Roland Garros, che Jannik non è solo in forma (cosa di per sé già straordinaria visto il recente stop per il problemi all’anca), ma è al momento il giocatore più forte al mondo, quello da battere.
Sinner rimane umile e sorridente come non lo avevamo ancora visto dall’inizio del torneo. Per lui questo è un passaggio, ora testa bassa e pedalare per il match che lo aspetta venerdì, non ultimo di una rivalità con un grande amico che promette di animare il tennis di questo e dei prossimi anni. Senza strombazzamenti, con la solita semplicità che lo contraddistingue. Grazie Jannik, per le gioie che ci stai regalando ma soprattutto grazie per come sei!
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